Io mi sento un mix di tutto dentro al sangue. Mi sento un po' africano, un po' russo, un po’... non ho una nazione fissa dentro di me.
The Story
Ciao sono Blaze, ho 21 anni e vivo a Roma.
Sono nato a Washington DC da padre ugandese e madre russa, originaria di una piccola città vicino Mosca.
Sono cresciuto senza padre, ma è come se fossi cresciuto con due madri: mia madre e mia nonna.
In realtà mi ha fatto più da madre mia nonna, perché comunque mia mamma era giovane, quindi lavorava, stava spesso in giro con gli amici. Mia nonna invece è stata sempre a casa. Ad esempio il russo io lo parlo grazie a mia nonna, è lei che mi ha insegnato tutto. Voleva che avessi tutto e io avevo tutto.
Quando avevo 17 anni ho avuto un periodo abbastanza difficile. Mia madre è alcolista da sempre e vivere con lei non era facile, quindi ho iniziato a fare il matto. Ho iniziato a fumare, ho iniziato a drogarmi, ad andare in giro con gente sbagliata. Mi dicevo “la mia vita fa schifo, guarda che madre che c’ho, che vita che sto a fa’”.
Avevo deluso mia nonna, mia madre. Aveva deluso tutti. Ero rimasto da solo e non riuscivo a vedere una via d’uscita. Chi mi ha aiutato veramente sono stati gli educatori della casa famiglia, dove sono finito dopo un brutto incidente. Ero a casa con mia madre e ho iniziato a spaccare tutto durante un litigio. Lei alla fine ha deciso di chiamare la polizia che decide di portarci via di casa. Hanno visto in che condizioni stava e quindi ci hanno messo in casa famiglia.
Loro mi hanno indirizzato verso la giusta strada e mi hanno aiutato anche anche a trovare lavoro ed è stata un'esperienza molto, molto figa, perché era un mondo tutto nuovo. Lì è ricominciato tutto, lì ho iniziato a sentirmi meglio.
Secondo me non c'è tanta differenza tra me e uno romano, c'è comunque la testa, sempre quella.
Penso come vivo. Nel senso che se vivo in Italia, penso in italiano e ragiono come un italiano. Quando vivevo in Russia pensavo in russo e ragionavo come uno russo.
A volte mi capita di dire cavolo, ma chi sono io? Io ho troppe… troppe cose nella testa, troppi pensieri. Però non entro in confusione. Mi sento di avere una marcia in più. Alla fine non sono solo italiano o solo un’altra cosa, sono già tutto un mix. Come un panino o solo con la carne o un panino con la carne, il pomodoro, la cipolla, è meglio…è più buono.
L'italiano di domani sarà internazionale secondo me. L'italiano di domani potrà essere nero, potrà essere giallo e verde. Io credo che tra vent'anni l'Italia sarà com’è adesso, che ne so, l'America o la Francia.